21.03.07

italia.it

Danke, per la considerazione!

In ritardo rispetto agli altri paesi europei l'Italia realizza un sito del turismo decente. Copia l'idea della Dachmarke sudtirolese, ma in fatto di conoscenza dell'Alto Adige/Südtirol regna l'ignoranza. Wie Italien Südtirol (schlecht) behandelt.

Alto Adige/Südtirol. Varietà che seduce. Probabilmente agli uffici per la promozione turistica dell'Italia (o comunque di quell'ente pubblico che cura il sito italia.it) di Roma si stanno ancora chiedendo cosa sia, in quale stato si trovi. Il sito contiene un imbarazzante numero di errori, luoghi comuni e affermazioni imbarazzanti o ridicole. Ciò vale sia per la versione italiana, che per quella tedesca, nonché quella inglese (tutte e due quest'ultime tradotte dalla versione italiana). Tutto ciò in periodo di polemiche sull'uso del termine Südtirol o Alto Adige da parte di SMG e delle preoccupazioni, evidentemente fondate, degli operatori turistici sulla confusione che gli italiani farebbero fra l'Alto Adige/Südtirol e il Trentino. Il sito italia.it specifica in una nota a pié di pagina che i contenuti relativi alle destinazioni turistiche sono attualmente in fase di verifica, implementazione e validazione a cura delle singole Amministrazioni Regionali, cosa che risulta però difficile in una realtà come quella di una "confederazione di province" chiamata Trentino-Alto Adige/Südtirol dove non esiste un assessorato regionale al turismo e soprattutto una società di marketing unificata (che tra l'altro sono rare nel resto d'Italia).
Intanto nel sito si incomincia con una destinazione chiamata "Regione Trentino Alto Adige" (senza trattino e senza Südtirol) che scendendo nel testo si trasforma in "Trentino" (a questo punto sarebbe stato meglio "Regione"). Stando al sito in Trentino sono stati censiti ben 297 laghi: dal Garda a Braies (aggiungo io Prags) e per i romantici e gli amanti del mistero, la puntata è d’obbligo in uno dei tanti castelli del Trentino, come quelli di Trostburg (Ponte Gardena), Tirolo (Merano), Taufers (Campo Tures), Beseno (Besenello) e Rovereto. Peccato solo che 3 su 5 non siano in Trentino. Nella sezione "testimonial" deve proprio fare piacere leggere che la regione ha annoverato, fra i suoi visitatori, personaggi storici quali Massimiliano I d'Austria, ma soprattutto Napoleone Bonaparte e Vittorio Emanuele III, che da come riportato apparirebbero amatissimi dalle popolazioni locali. Quantomeno i due prominenti sono entrambe sudtirolesi (anche se volendo vedere la cosa politicamente, entrambe hanno ricevuto - nel passato o più recentemente- qualche critica dalla loro Landsleute): i due in questione sono il grande scalatore Reinhold Messner e lo sciatore Gustav Thöni (giustamente nel sito Thoeni, strano rimanga Gustav e non Gustavo). Passando alla gastronomia, tasto dolente nella guerra sul turismo fra Südtirol e Trentino, lo Speck viene identificato come fiore all'occhiello gastronomico del Trentino Alto Adige che soprattutto andrebbe gustato preferibilmente a fette più o meno spesse. Prosegue citando dei formaggi trentini che verrebbero spalleggiati da fette di pane dal nome spesso impronunciabile (Kaisersemmel, Breatl, Brotklee, ...). Infine la descrizione del maso: tipica costruzione in legno con tetto spiovente, che ricorda la baita frequentata dalla piccola Heidi. Per chi volesse saperne di più, infine, viene consigliato il sito www.trentino.to (ossia del Trentino) e per informazioni rimandano all'APT della città di Trento. Alla fine, per proprio chi non ne avesse abbastanza di cercare la Val Gardena nel sito sovracitato, si consiglia, per ulteriori informazioni il sito www.suedtirol.info (l'Alto Adige/Südtirol in pratica, è una meta complementare).

Purtroppo non finisce qui. Il sito propone anche approfondimenti sulle due province. Si entra scegliendo fra Provincia di Bolzano e Provincia di Trento. In Italia come si può capire dal sito il quadrinomio Provincia di Bolzano=Alto Adige=Südtirol=Sudtirolo non ha senso, poiché spiega chiaramente che la provincia di Bolzano è situata in Alto Adige. Il sito prosegue con adeguamenti all'intera provincia di non quanto scriva in realtà il sito dell'Azienda Autonoma di Soggiorno della Città di Bolzano poiché infatti la provincia di Bolzano è esempio di una affermata “globalizzazione” in senso positivo. Ogni singola località crea, infatti, un armonioso equilibrio tra l’urbanizzazione e il paesaggio agricolo e naturale circostante. (Nel sito di Bolzano si può leggere invece che Bolzano è un esempio vivo e ormai affermato di "globalizzazione" in senso positivo. L'italiano e il tedesco convivono qui ormai da tempo, mentre si è fatta strada anche l'inglese.) Ancora più preoccupante è l'affermazione affascinante è anche l’Altopiano di Renon, che comprende il capoluogo di provincia, Bolzano che prosegue con la città è distesa in una conca circondata dai monti. Per chi non lo sapesse l'Altopiano del Renon/Ritten non comprende per nulla il capoluogo, che appunto è situato nel fondovalle. Per descrivere il centro storico di Bolzano si usa il termine vecchio borgo a cui segue una frase senza senzo come il sudtirolese è l'unica zona italiana ufficialmente trilingue, tra cui spicca l’antica lingua ladina. Come ben si può sapere infatti l'italiano ha per capitale Romana. Poi nel descrivere l'intera provincia si usano caratteristiche del solo paesaggio bolzanino. Inoltre in maggio un appuntamento importante è la festa degli Schtzen (non è un mio errore Schützen scritto senza ü) che sarebbero antichi contadini medievali. Per informazioni l'indirizzo è quello dell'Azienda Autonoma di Soggiorno di Bolzano. Quando poi finalmente si vuole informazioni su aree turistiche e comuni si trova quantomeno il nome Alto Adige (accompagnato con Südtirol è una pretesa).

Seit kurzer Zeit hat das italienische Verkehrsamt eine neue Internetseite und eine Dachmarke. Der italienische Minister für die Kultur und den Fremdenverkehr behauptete, dass die Idee für die Dachmarke aus Spanien stammt... vielleicht ist es näher als Südtirol.

Auf der Internetseite in deutscher Sprache des italienischen Verkehrsamtes ist zum Beispiel Ötzi ein Mädel geworden. Das ist aber nicht der Grenzfall. Die Etsch wird der Adige und eine Myriade von Statuen (zahllose Statuen) wurde direkt vom Italienischen una miriade di statue übersetzt und Sätze wie Ötzi, der Mann, der aus dem Eis kam, der vor 5.000 Jahren gelebt hat und durch das Eis mumifiziert im Jahr 1991 im Schnalstal gefunden wurde sind nicht so schwer zu finden. Während auf der italienischen Seite die Region Trentino-Südtirol einfach Trentino wird, ist hier fast das Gegenteil und das Ganze wird als Südtirol bezeichnet. In der deutschsprachigen Seite wird die Region zum Glück "Trentino-Südtirol" mit dem Strich geschrieben. Die deutsche Version wurde aber vom italienischen Original übersetzt und auch Sätze wie werden Brotsorten genossen, deren Namen manchmal kaum nachzusprechen (?) ist (?): Kaisersemmel, Breatl, usw. sind zu finden. Auch die Italiener haben wahrscheinlich oft Schwierigkeiten pane auszusprechen. Sie sind auch so nett, dem deutschen unvorbereiteten Besucher zu erklären, was einen Strudel bzw. einen Krapfen ist. Der Burgunder (Wein) wird Pinot (italienische Bezeichnung). Lieber deutschsprachiger Besucher, wissen Sie nicht was einen Bauernhof ist? Das italienische Verkehrsamt erklärt Ihnen was Bauernhöfe sind: Typische Holzhäuser mit stark abfallenden Dächern, die einen an den Hof von Heidis Großvater erinnern. Auf der Seite, die der Provinz Bozen gewidmet ist wird der Name Südtirol kaum erwähnt. Die englische Version ist wie die auf Italienisch und auf Deutsch, die Ortsnamen sind ausschließlich auf Italienisch und South Tyrol wird als Sud Tyrol bezeichnet.

In breve, è necessario un grande lavoro da parte di SMG per evitare che i visitatori italiani (ma in generale anche i politici, i giornalisti, ecc.) riferiscano ai parenti (o ai lettori, gli elettori, ecc.) di essere stati in Trentino appena tornati da Bressanone/Brixen ed evitare che i vicini trentini vadano in giro per le televisioni di tutta Italia a proporre Speck, Knödel e Stollen come loro prodotti tipici (tra l'altro poi lo Stollen non è un vero e proprio dolce tipico nemmeno in Südtirol, anche se è vero che esiste da molto più tempo che a sud di Salorno). Si capisce che con l'esotico si aumentano le stanze occupate, ma se il Trentino non sa altro che proporsi come regione di lingua tedesca evidentemente non pratica un buon marketing poiché non sa come altro potrebbe proporsi, anche perché è evidente la via trentina alla "germanizzazione" a fini politici e turistici: non mi meraviglierebbe nei prossimi anni sentire che festeggiare San Nicolò è un'antica tradizione trentina con Santa Lucia messa nel ripostiglio.

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